giovedì 18 settembre 2014

La mia ultima inchiesta sulla sanità. E spunta il marito della Presidente Stasi.

Dove sta andando la sanità calabrese? Nel baratro. Quella pubblica è al collasso. Lunghe attese, i posti letto non bastano mai, le attrezzature sono ferme alla preistoria. E poi, cosa incredibile che accade solo in Calabria, si assumono più amministrativi che medici, ormai ridotti all'osso. Cose dell'altro mondo. I centri di eccellenza - almeno paragonati a quelli della nostra terra, che siamo abituati a vedere - chiudono. L'ultimo in ordine di tempo è la Fondazione Campanella considerato dai più un centro di eccellenza oncologica. 
Ci sono andata in un caldo e appiccicoso giorno di luglio. 
E' da qui che parte una delle ultime inchieste che ho firmato per Rti Calabria. E mentre la sanità pubblica perde pezzi, quella privata che fa? Promette una sanità a "cinque stelle".



8 commenti:

  1. “Egr. d.ssa Casciaro,
    ho visto ed ascoltato la sua ultima “inchiesta” sulla sanità calabrese, non posso affermare di seguirla ma un collega l’ha portato alla mia attenzione e volevo precisare alcuni punti per noi di fondamentale importanza in quanto fanno la differenza tra informazione ed opinione,
    ed altra cosa importante oltre a palesare quelli che sono i suoi sentimenti nei nostri riguardi, cosa lecita da parte sua, sarebbe opportuno e dignitoso ricondurre i due aspetti sul piano dei fatti e non di considerazioni personali che livori, ignoranza dei fatti o altro possono suggerire.
    Credo che Massimo Marrelli le ha rilasciato l’intervista pensando anche lui, ingenuamente, ad una inchiesta che mirava a stabilire il giusto ordine delle cose, evidentemente poco avezzo a chi cerca di scimiottare la “Milena Gabanelli de noantri” per motivi apparentemente sconosciuti. Quasi sconosciuti.
    Le vorrei quindi precisare alcune cose, che probabilmente la sua giovane età, ed il suo background di addetto stampa non le consentono di cogliere.
    Le anticipo che è la presidente Stasi che è moglie a Massimo Marrelli, inoltre come lo stesso le ha spiegato, ma evidentemente parlava al vento, il Gruppo Marrelli esiste da oltre 35 anni.
    Lo stesso affare “EX VILLA GIOSE” è una iniziativa che partita nel 2004.
    Ora, trovare un imprenditore pronto a “scucire” 20 milioni di euro (grazie ad una caratteristica definita “solvibilità bancaria” a lei credo sconosciuta), che abbia anche la giusta visione di cosa fare e con chi fare, è cosa rara ma in questo caso oltre ad esserci si è fatto avanti, fatto per lei secondario, ma per chi non ha avuto la fortuna di avere prebende in funzione della bandiera di turno, diventa motivo di speranza, inoltre sul come sei è fatto avanti lo può chiedere al tribunale di Crotone.
    Comprendo persino che lei abbia le stesse “voglie”, modello Dalila Nesci, di trovare il malaffare a prescindere, in questo preciso momento storico regionale, naturalmente le inchieste ad orologeria e la puntata sul cavallo p”presumibilmente” vincente alle prossime elezioni, non è cosa sconosciuta as una parte della sua categoria, presidente compreso, ma provi a dare una occhiata alla lista degli importi illegittimi percepiti dai giornalisti nel quadriennio 2008-2014 e mentre lo fa potrebbe obiettare alla stessa Nesci che neanche lei è stata eletta ma si tratta di un’altra figlia illegittima del porcellum.
    Quindi una volta finita l’inchiesta sul “Marrelli Hospital”, del quale potrebbe investigare e capire come mai ancora non è attivo un presidio che quando sarà a regime potrà intercettare il 2% dell’emigrazione sanitaria calabrese, fenomeno che lei avendo vissuto in regione dal 2008-2014 ne avrà sicuramente sentito parlare, potrebbe dedicarsi fattivamente, naturalmente se non ha molto tempo a disposizione può fare una ricerca su internet, a capire quali sono stati i problemi della Fondazione Tommaso Campanella.
    Problemi che sicuramente non sono legati alla “futura” nascita del Marrelli Hospital, probabilmente se approfondisse le consuetudini clientelari finanziate con risorse pubbliche, le fantasie giuridiche come la “sperimentazione gestionale pubblico-pubblico” di Loierana memoria, milioni erogate in barba ad autorizzazioni ed accreditamento, oppure chieda alla corte dei conti”
    Altra cosa sono le persone che potenzialmente rischiano di perdere il posto di lavoro, ma mi creda questa cosa sta più a cuore a chi lavora ogni giorno con centinaia di collaboratori e non ha chi opera alla ricerca di “prebende””
    Cordiali saluti”
    Vincenzo Panaia
    CDA Marrelli Hospital

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    1. Egregio dott. Panaia,
      Non sono d’accordo con lei quando lascia intendere che siano emerse considerazioni personali, perché non è assolutamente vero. Credo di aver rispettano i ruoli e le posizioni, pur facendo emergere delle contraddizioni che sono tutte calabresi. Non mi sono attenuta a documenti, articoli o dichiarazioni che pure sono apparse più volte sulla stampa. Sono andata alla fonte, intervistando tutti, dando ad ognuno il proprio spazio. Tant’è che l’intervista del dott. Marrelli occupa gran parte del filmato e ha avuto tutto lo spazio per spiegare le proprie ragioni che ben emergono. Non ritengo quindi sia un filmato né di parte né tendenzioso. E’ il telespettatore/cittadino poi a farsi una propria idea ed opinione in base alle diverse posizioni emerse, tutte legittime, tutte – ritengo – esplicate in modo, quantomeno, sufficiente nei limiti dei tempi imposti dalla tv. E’ il cittadino a trarre le sue conclusioni. Ed io devo dare conto solo a lui, a nessun altro.
      Anche se sono giovane, lavoro nelle redazioni di tv e giornali da 15 anni e non scimmiotto nessuno. Semmai cerco di trarne ispirazione, ma questo sta alla base del mio lavoro. E mi scusi se è poco.

      Cordialmente,

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    2. ."Spunta il marito della Stasi???"...lo chieda al suo editore quanto è "spuntato" Massimi Marrelli...poi si prenda la relazione della corte dei conti sulla gestione di questo strano soggetto giuridico "privato" varato dalla giunta Loiero in zona Casarini...e mi dica cosa centrano le due cose con il Marrelli Hospital ...lei aveva l'opportunità di stabilire un briciolo di verità ...non fosse altro perché in teoria è figlia del suo tempo...in questo senso bisogna essere orgogliosi della gioventù e della poca esperienza...invece ha confezionato il classico pacchettino a beneficio di qualcuno...ma mi creda pupi e pupari ci fanno un baffo....cordialmente

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  2. Non avevo capito che stavamo discutendo del titolo inserito sul mio personale blog e che è una chiara semplificazione giornalistica per rientrare in un numero ben definito di battute. Inutili sottolineature che non cambiano la sostanza.

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  3. comprendo...quindi è una semplificazione giornalistica se sul mio blog scrivessi ...parassiti alla regione...prebende politiche e spese irregolari...spunta il nome della Casciaro.
    Credo che in fondo abbia ragione non sarà certo lei a cambiare la sostanza delle cose.

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  4. Il guaio della nostra società è che tutti credono di poter dire la propria, giudicare gli altri senza averne né le competenze né tantomeno gli strumenti,, Lei che lavoro fa? Non certo il giornalista. Rilegga bene il mio titolo. E' distante anni luce dalla "semplificazione giornalistica" che ha scritto lei. Buon lavoro, qualsiasi esso sia.

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  5. Che è una semplificazione giornalistica l'ha scritto Lei, in merito a Massimo Marrelli ed al suo Gruppo ho molti più titoli di lei nel dire la mia...poi ho un sacco di cose da parte ..provo a vedere se trovo competenze o qualche strumento ...
    ps: quel guaio qualcuno lo chiama democrazia la stessa che le permette di scrivere stronzate (giudicare ndr) in merito al Marrelli Hospital..comunque non la disturberò oltremodo...almeno fino alla prossima inesattezza (stronzata ndr) scritta sul mio gruppo.
    Buonasera..qualunque essa sia

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